Tribunale Amministrativo Regionale Umbria - Perugia sentenza n. 176 del 2018

ECLI:IT:TARUMB:2018:176SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di diniego di accertamento di compatibilità paesaggistica e di ordine di demolizione e rimessione in pristino di un'opera edilizia deve essere adeguatamente motivato, esponendo in maniera dettagliata le ragioni per le quali le caratteristiche strutturali dell'opera contrastano con il vincolo di tutela paesaggistica. In assenza di una motivazione che consenta al destinatario di ricostruire l'iter logico-giuridico seguito dall'amministrazione per giungere alla determinazione finale, il provvedimento è affetto da vizio di eccesso di potere per difetto di motivazione e deve essere annullato. La motivazione del provvedimento amministrativo di diniego di accertamento di compatibilità paesaggistica e di ordine di demolizione di un'opera edilizia deve essere chiara, esaustiva e consentire al destinatario di comprendere le ragioni per le quali le caratteristiche dell'opera sono ritenute in contrasto con il vincolo paesaggistico tutelato. L'amministrazione non può limitarsi a una mera enunciazione delle caratteristiche dell'opera, senza specificare le concrete ragioni del contrasto con il vincolo, in quanto ciò non consente al destinatario di ricostruire l'iter logico-giuridico seguito per addivenire alla determinazione finale di diniego e di ordine di demolizione. In assenza di una motivazione adeguata, il provvedimento è affetto da vizio di eccesso di potere per difetto di motivazione e deve essere annullato dal giudice amministrativo. Il provvedimento amministrativo di diniego di accertamento di compatibilità paesaggistica e di ordine di demolizione di un'opera edilizia deve essere sorretto da una motivazione che renda conto in modo chiaro e dettagliato delle ragioni per le quali le caratteristiche strutturali dell'opera sono ritenute in contrasto con il vincolo paesaggistico tutelato. La mera enunciazione delle caratteristiche dell'opera, senza l'esplicitazione delle concrete ragioni del contrasto con il vincolo, non consente al destinatario di comprendere l'iter logico-giuridico seguito dall'amministrazione per addivenire alla determinazione finale di diniego e di ordine di demolizione, rendendo il provvedimento affetto da vizio di eccesso di potere per difetto di motivazione, con conseguente annullamento da parte del giudice amministrativo.

Sentenza completa

Pubblicato il 28/03/2018

N. 00176/2018 REG.PROV.COLL.

N. 00276/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Umbria

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 276 del 2011, proposto da:
((omissis)), rappresentata e difesa dall’avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Perugia, via XIV Settembre, 69;

contro

Comune di Magione, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Perugia, via ((omissis)), 80/B;
Ministero Beni e Attività Culturali, Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’Umbria, Soprintendenza Beni Architettonici e Paesaggistici dell’Umbria, in persona dei legali rappresentanti
pro tempore
, rappresentati…

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