La sanzione amministrativa della chiusura temporanea dell'esercizio commerciale può essere legittimamente applicata al nuovo titolare dell'azienda, quando sia dimostrata una gestione unitaria tra il periodo di commissione della violazione e quello attuale, anche se il nuovo titolare all'epoca dei fatti era solo un dipendente. Infatti, la sanzione accessoria della chiusura dell'esercizio è diretta a colpire l'attività commerciale nel suo complesso, indipendentemente dalla persona fisica del titolare, al fine di assicurare l'effettività della repressione delle violazioni in materia di commercio di prodotti soggetti a monopolio fiscale. Pertanto, il mutamento della titolarità dell'esercizio commerciale non esclude l'imputabilità della sanzione al nuovo titolare, qualora sia accertata la continuità gestionale dell'attività, in quanto la sanzione accessoria mira a incidere sull'organizzazione e sull'attività dell'esercizio commerciale, a prescindere dalla persona fisica del titolare. Inoltre, l'esecuzione della sanzione deve risultare da un atto formale, tipicamente un verbale dell'autorità preposta, che ne dia atto in modo inequivoco, non potendosi presumere l'avvenuta esecuzione sulla base di meri indizi o allegazioni del sanzionato.