Cassazione penale Sez. I sentenza n. 54073 del 30 novembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:54073PEN

Massima

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Il dolo di tentato omicidio può essere desunto in via indiretta da elementi esterni della condotta, quali la qualità e le modalità di utilizzo del mezzo impiegato, la breve distanza tra aggressore e vittima, il numero di colpi inferti e le parti del corpo attinte, nonché la tipologia delle lesioni prodotte, senza che rilevi in senso contrario l'interruzione dell'azione criminosa o il fatto che l'intervento chirurgico abbia scongiurato il pericolo di vita. La legittima difesa, la legittima difesa putativa e l'eccesso colposo nella legittima difesa devono essere escluse quando l'imputato ha assunto l'iniziativa dell'aggressione senza che ricorresse il requisito essenziale della "necessità", come nel caso in cui non abbia riportato lesioni e avrebbe potuto ricorrere a interventi alternativi alla violenza. L'attenuante della provocazione non può essere riconosciuta quando l'aggressione sia stata intrapresa dall'imputato sulla base di un generico pretesto. La determinazione della misura della riduzione di pena per effetto della concessione di attenuanti generiche rientra nell'ampio potere discrezionale del giudice di merito, il quale non è tenuto a una specifica motivazione quando la quantificazione non sia frutto di mero arbitrio o di ragionamento illogico. Il possesso di una cartuccia, seppur di minimo calibro, integra il reato di detenzione di munizioni di armi comuni da sparo previsto dall'art. 697 c.p., senza che rilevi l'idoneità all'impiego.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. BONITO Francesco M. S. - Consigliere

Dott. SARACENO ((omissis)) - Consigliere

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. il (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 2570/2015 CORTE APPELLO di PALERMO, del 14/10/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));
udite le conclusioni del Procuratore generale, in persona della Dott. ((omissis)), che chiedeva il rigetto del ricorso;
udito per il ricorrente l'avv. (OMISSIS), in sostituzione dell'avv. (OMISSIS), che chiedeva l'accoglimento del ricorso.
RIT…

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