Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 51222 del 10 dicembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:51222PEN

Massima

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Il principio di correlazione tra accusa e decisione nel procedimento di prevenzione non è violato quando gli elementi fattuali posti a fondamento della prognosi di pericolosità, pur non essendo stati espressamente enunciati nella proposta, siano stati acquisiti nel contraddittorio con l'interessato, consentendogli così di esercitare pienamente il diritto di difesa. Inoltre, non viola tale principio ritenere la pericolosità generica in luogo di quella qualificata, essendo sufficiente che il giudice abbia adeguatamente motivato il proprio giudizio di pericolosità sulla base di una serie di condotte rilevanti, senza necessità di considerare specifici capi di imputazione pendenti. Infine, il giudice può legittimamente disporre l'applicazione congiunta della misura della sorveglianza speciale e dell'obbligo di soggiorno nel comune di residenza, purché tale scelta sia sorretta da adeguata motivazione in ordine alla sua necessità ai fini della prevenzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. MOGINI S. - rel. Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso il decreto n. 73/2013 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 02/07/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. STEFANO MOGINI;

lette le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. (OMISSIS) ricorre avverso il provvedimento con il quale in data 2 luglio 2013 la Corte d'Appello di Napoli, in parziale riforma del decreto del Tribun…

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