Il provvedimento di revoca delle misure di accoglienza di un richiedente protezione internazionale deve essere adeguatamente motivato e preceduto dalla comunicazione di avvio del procedimento, al fine di consentire all'interessato di partecipare al procedimento e di esercitare il proprio diritto di difesa. La revoca può essere disposta solo al ricorrere di specifiche ipotesi tassativamente previste dalla legge, come l'allontanamento ingiustificato dal centro di accoglienza per un periodo superiore a tre giorni consecutivi, senza che sia necessaria alcuna preventiva autorizzazione per assenze di durata inferiore. L'Amministrazione, prima di adottare il provvedimento di revoca, è tenuta a svolgere un'adeguata istruttoria al fine di accertare la sussistenza dei presupposti di legge, non potendo basarsi su meri sospetti o ipotesi non suffragate da elementi probatori. Il provvedimento di revoca, pertanto, deve essere sorretto da una congrua e logica motivazione che dia conto dell'effettiva ricorrenza delle condizioni previste dalla normativa di riferimento.