Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 1986 del 2012

ECLI:IT:TARCT:2012:1986SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto da alcuni proprietari di un terreno occupato dal Comune di Catania per la realizzazione di un'opera pubblica in assenza di un valido ed efficace decreto di esproprio, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. In assenza di un valido ed efficace provvedimento di natura ablatoria, il proprietario dell'area occupata resta tale a dispetto dell'intervenuta trasformazione irreversibile, non potendosi disconoscere l'eventuale esigenza dell'Amministrazione di disporre l'esproprio in sanatoria al fine di evitare la demolizione di quanto costruito a spese e nell'interesse della collettività. 2. L'art. 42-bis del d.p.r. n. 327/2001, introdotto con decreto legge n. 98/2011, disciplina il potere discrezionale dell'Amministrazione di acquisire il bene "in sanatoria", previa valutazione delle circostanze e comparazione degli interessi in conflitto, decidendo se demolire in tutto o in parte l'opera, restituendo l'area al proprietario, oppure disporne l'acquisizione. 3. Il giudice, nell'ambito della situazione di fatto indicata dal ricorrente, può procedere ad una valutazione giuridica autonoma rispetto a quella prospettata dall'interessato, senza incorrere nel vizio di ultrapetizione, purché non esorbitando dalle pretese e dalle eccezioni fatte valere dalle parti. 4. Nell'ipotesi di restituzione del bene previa riduzione in pristino stato, l'Amministrazione deve risarcire il danno per l'occupazione illegittima a far data dal momento in cui il possesso è divenuto illegittimo, consistente negli interessi legali calcolati sul valore, all'epoca dell'immissione in possesso, della superficie occupata. 5. In alternativa alla restituzione e al risarcimento dell'illegittima occupazione, l'Amministrazione può procedere all'acquisizione del bene ai sensi dell'art. 42-bis d.p.r. n. 327/2001, dovendo in tal caso corrispondere ai proprietari un indennizzo corrispondente al valore venale della superficie occupata al momento dell'adozione del provvedimento di acquisizione, oltre il 10% di tale valore per il ristoro del danno non patrimoniale, nonché il risarcimento per il periodo di occupazione illegittima.

Sentenza completa

N. 01946/2010
REG.RIC.

N. 01986/2012 REG.PROV.COLL.

N. 01946/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1946 del 2010, proposto da:
- Salvatore Caldarella, Alfredo Caldarella, Antonio Caldarella, Antonina Denaro, Vincenzo Gullotta e Grazia Gullotta, rappresentati e difesi dagli Avv.ti Vincenzo Petralia e Rosa Viviana Sidoti, con domicilio presso il primo, in Catania, Via Verona 62;

contro

Comune di Catania, in persona del Sindaco pro-tempore, rappresentato e difeso dall’Avv. Rosario Russo, con domicilio presso la Direzione Affari Legali del Comune di Catania, in Catania, Via Oberdan 141;

per la condanna

dell’Amministrazione intimata al risarcimento del danno.

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