Cassazione penale Sez. V sentenza n. 16319 del 10 aprile 2013

ECLI:IT:CASS:2013:16319PEN

Massima

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Il ricorso straordinario per cassazione ex art. 625-bis c.p.p. è ammissibile solo in presenza di un errore di fatto, inteso come un errore percettivo causato da una svista o da un equivoco, che abbia condizionato in modo decisivo la decisione del giudice e sia immediatamente e oggettivamente rilevabile dal controllo degli atti processuali. L'omesso esame di un motivo di ricorso non integra un errore di fatto, ma al più un errore di giudizio, che non rientra nell'ambito di applicazione del rimedio straordinario. Pertanto, quando la decisione impugnata sia il frutto di una valutazione e non di una mera omissione, e la causa dell'errore non sia identificabile esclusivamente in una fuorviata rappresentazione percettiva, il ricorso straordinario per cassazione è inammissibile, in quanto l'errore dedotto è qualificabile come errore di giudizio e non di fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 24460/2011 CORTE DI CASSAZIONE di ROMA, del 16/02/2012;

sentite la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARIA VESSICHELLI;

sentite le conclusioni del PG Dott. GAETA P.: inammissibilita'.

FATTO E DIRITTO

Propone ricorso straordinario per cassazione ai sensi dell'articolo 625 bis c.p.p., (OMISSIS) avverso la sentenza della prima Sezione penale di questa Corte di cassazione, in data 16 febbraio 2012, …

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