Il provvedimento di archiviazione emesso dal giudice per le indagini preliminari, a seguito di opposizione della parte offesa, è impugnabile per cassazione esclusivamente per violazione del contraddittorio derivante dalla mancata fissazione dell'udienza camerale, e non per questioni di merito o di legittimità relative alla configurabilità del reato oggetto della notizia di reato. Infatti, una volta che l'udienza camerale sia stata regolarmente fissata e le parti siano state sentite, la valutazione del giudice sull'inidoneità degli elementi raccolti a sostenere l'accusa in giudizio, effettuata ai sensi dell'art. 125 disp. att. c.p.p., non è ricorribile per cassazione. Pertanto, il ricorso avverso il provvedimento di archiviazione che non denunci la violazione del contraddittorio, ma si limiti a contestare nel merito le conclusioni del giudice, deve essere dichiarato inammissibile per difetto di impugnabilità oggettiva. In tali casi, il ricorrente può essere condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma a favore della cassa delle ammende, in applicazione dei principi affermati dalla Corte costituzionale in materia di impugnazioni manifestamente infondate o pretestuose.