Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 19109 del 14 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:19109PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, in violazione dei propri doveri d'ufficio, rivela notizie riservate apprese nell'esercizio delle sue funzioni, commette il reato di rivelazione di segreto d'ufficio, anche qualora le informazioni divulgate siano già di pubblico dominio, in quanto il divieto di rivelazione non riguarda solo le notizie strettamente riservate, ma si estende a tutte le informazioni acquisite in ragione del proprio ufficio, la cui divulgazione è comunque vietata per tutelare il corretto funzionamento della pubblica amministrazione e l'affidamento dei cittadini nella riservatezza delle attività istituzionali. Inoltre, il pubblico ufficiale che, essendo a conoscenza di indagini a carico di terzi, ne informa i soggetti interessati, commette il reato di favoreggiamento personale, in quanto tale condotta è idonea a ostacolare l'accertamento della verità e l'esercizio dell'azione penale. La gravità della violazione, che giustifica l'applicazione della circostanza aggravante di cui all'art. 61, n. 9, c.p., va valutata non solo in relazione alla natura delle informazioni rivelate, ma anche al ruolo rivestito dal pubblico ufficiale e all'abuso della sua posizione di fiducia nei confronti dell'amministrazione. Nell'individuazione della pena, il giudice deve operare una complessiva valutazione di tutte le circostanze del caso concreto, senza che la mancata concessione delle attenuanti generiche possa essere censurata in sede di legittimità, se adeguatamente motivata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluig - rel. Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia Anna - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 02/03/2020 della Corte di appello di Venezia;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Pierluigi Di Stefano;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Cimmino Alessandro, che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
udito l'avv. (OMISSIS) sostituto processuale degli avv. (OMISSIS) e (OMISSIS) che insiste per…

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