La concessione demaniale marittima, pur attribuendo al concessionario un uso particolare del bene, non gli conferisce un diritto esclusivo, bensì un diritto di utilizzazione funzionale all'interesse pubblico. Pertanto, il provvedimento di revoca anticipata della concessione, che interrompe tale utilizzazione, deve essere sorretto da una congrua e sopravvenuta motivazione in ordine a mutamenti della situazione di fatto, come l'emergere di fenomeni di instabilità della falesia costiera che possano compromettere la sicurezza pubblica. In tali casi, la revoca della concessione demaniale marittima di durata inferiore al quadriennio, che non importi impianti di difficile sgombero, rientra nel potere discrezionale dell'amministrazione, senza che il concessionario possa vantare un legittimo affidamento sulla permanenza degli effetti della concessione fino alla naturale scadenza. Inoltre, il concessionario non ha diritto all'indennizzo previsto dall'art. 42 c.n. per le opere realizzate, qualora queste siano destinate a essere sgomberate periodicamente, non configurandosi come "opere stabili" ai sensi della citata disposizione.