La revoca di una concessione cimiteriale rilasciata anteriormente all'entrata in vigore del D.P.R. n. 803 del 1975 è possibile solo laddove si verifichino le due condizioni del decorso di un cinquantennio dalla tumulazione dell'ultima salma e dell'esistenza di una grave situazione di insufficienza del cimitero, ai sensi dell'art. 92, comma secondo, del vigente Regolamento statale di polizia mortuaria n. 285 del 1990. Tuttavia, la competenza a revocare tale concessione non spetta alla Giunta comunale, bensì ai dirigenti dell'ente locale, in applicazione dell'art. 107 del d.lgs. 18 agosto 2000 n. 267, il quale attribuisce ai dirigenti la competenza ad adottare i provvedimenti di autorizzazione, concessione o analoghi il cui rilascio presuppone accertamenti o valutazioni anche discrezionali. Pertanto, il provvedimento di revoca adottato dalla Giunta comunale è illegittimo per incompetenza dell'organo emanante.