Cassazione penale Sez. I sentenza n. 49937 del 17 dicembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:49937PEN

Massima

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La presunzione di pericolosità sociale di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p. impone la misura della custodia cautelare in carcere per l'indagato di reati aggravati dal Decreto Legge n. 152 del 1991, art. 7, salvo che non risultino elementi concreti e specifici che dimostrino l'effettivo allontanamento dell'indagato dal sodalizio mafioso di riferimento e l'interruzione dei suoi legami con l'organizzazione criminosa, ovvero che escludano la prognosi di ripetibilità della condotta illecita contestata. Pertanto, per superare tale presunzione di pericolosità sociale, non è sufficiente l'incensuratezza dell'indagato o la risalenza nel tempo del fatto, ma occorre una valutazione concreta e specifica degli elementi che dimostrino l'effettivo venir meno della sua pericolosità sociale, con riferimento alla natura dei collegamenti funzionali esistenti tra l'indagato e la consorteria mafiosa di riferimento. Le dichiarazioni della persona offesa, pur dovendo essere valutate con cautela, possono integrare i gravi indizi di colpevolezza richiesti per l'applicazione della misura cautelare, senza necessità di acquisire riscontri oggettivi esterni ai fini della valutazione della loro attendibilità estrinseca, purché siano corroborate da altri elementi indiziari convergenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. SANDRINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), nato il (OMISSIS);
Avverso l'ordinanza n. 92/2015 emessa il 27/05/2015 dal Tribunale del riesame di Potenza;
Sentita la relazione svolta dal Consigliere dott. ((omissis));
Sentite le conclusioni del Procuratore generale, in persona del dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RILEVATO IN FATTO
1. Con ordinanza emessa il 22/05/2015 il Tribunale del riesame di Potenza confermava l'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 27/11/2014 da…

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