Cassazione penale Sez. V sentenza n. 30927 del 27 luglio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:30927PEN

Massima

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Il datore di lavoro che, al rientro del dipendente dopo un periodo di malattia riconosciuto dall'INAIL, lo licenzia immediatamente e gli rivolge espressioni offensive e denigratorie, commette il reato di ingiurie, in quanto l'esercizio del potere di licenziamento non può essere accompagnato da condotte abusive e lesive della dignità del lavoratore, le quali integrano un autonomo illecito penale, anche laddove il giudice ritenga non provato il reato di minacce, in quanto la valutazione della credibilità della parte lesa può differire tra i diversi capi di imputazione in relazione alla diversa gravità degli stessi e alla presenza di ulteriori riscontri probatori. Il principio di diritto affermato dalla Corte di Cassazione è che il datore di lavoro, nell'esercizio del potere di licenziamento, non può rivolgersi al dipendente con espressioni offensive e denigratorie, in quanto ciò integra il reato di ingiurie, a prescindere dall'accertamento di altri reati come le minacce, atteso che la valutazione della credibilità della parte lesa può differire tra i diversi capi di imputazione in relazione alla diversa gravità degli stessi e alla presenza di ulteriori riscontri probatori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - rel. Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

2) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 8/2010 TRIBUNALE di BIELLA, del 25/05/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 13/03/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. VITO SCALERA;

Udite le conclusioni del Procuratore Generale in persona del Sostituto dott. ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del…

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