Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 8136 del 28 febbraio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:8136PEN

Massima

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Il reato di maltrattamenti in famiglia di cui all'art. 572 c.p. è un reato abituale che si realizza attraverso una serie di condotte di vessazione, umiliazione e privazione, tali da cagionare un disagio continuo e incompatibile con normali condizioni di vita. La configurazione di tale reato richiede un'attenta ricostruzione cronologica e oggettiva delle condotte, al fine di accertare la sussistenza di un programma criminoso unitario e la sua protrazione nel tempo, senza soluzione di continuità. A tal fine, le dichiarazioni della persona offesa, se ritenute credibili e intrinsecamente attendibili, possono costituire prova sufficiente, anche in assenza di riscontri esterni, purché la motivazione dia conto in modo penetrante e rigoroso della valutazione di tali elementi. Tuttavia, qualora emergano lacune o contraddizioni nella ricostruzione dei fatti, il giudice è tenuto a colmarle, individuando puntualmente gli specifici elementi di fatto posti a base della sua valutazione, al fine di configurare in modo ininterrotto la condotta di maltrattamenti, senza soluzione di continuità tra le diverse condotte. Il decorso della prescrizione per tale reato, qualificato come "reato di durata", inizia dall'ultima condotta idonea a integrare la fattispecie, essendo irrilevanti ai fini della prescrizione i singoli episodi autonomamente rilevanti, purché inseriti in un contesto unitario di maltrattamenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. AGLIASTRO Mirell - rel. Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 31/10/2018 della Corte di appello di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in Camera di consiglio la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa AGLIASTRO Mirella;
udite le richieste del Procuratore Generale presso questa Corte Dott. ANGELILLIS Ciro, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
udito l'avv. (OMISSIS) del Foro di Napoli che si e' riportato al ricorso chiedendone l&#…

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