Cassazione penale Sez. I sentenza n. 16523 del 13 aprile 2018

ECLI:IT:CASS:2018:16523PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato, ai sensi dell'art. 110 c.p., sussiste quando il contributo materiale o psicologico di ciascun concorrente, pur nella distinzione dei ruoli e delle condotte, abbia consentito una più agevole commissione del delitto, stimolando o rafforzando il proposito criminoso degli altri partecipanti. Pertanto, anche la semplice condotta omissiva e connivente, se idonea a facilitare l'azione delittuosa altrui, è sufficiente a fondare la responsabilità a titolo di concorso, non essendo necessario che ciascun concorrente abbia realizzato tutti gli elementi costitutivi del reato. Inoltre, il dolo eventuale, che integra l'elemento soggettivo del delitto di omicidio volontario, ricorre quando l'agente, pur non avendo voluto direttamente l'evento morte, abbia consapevolmente accettato il rischio che da esso potesse derivare, come accade quando la condotta, alla stregua delle regole di comune esperienza, dimostri la consapevole accettazione anche solo dell'eventualità che dal comportamento potesse derivare l'uccisione della vittima. Infine, il giudice di merito, nel determinare la misura della pena, può motivare il diniego delle circostanze attenuanti generiche con il semplice riferimento ad una apprezzabile ragione negativa, senza necessità di una specifica disamina di tutti gli elementi che possono consigliare o meno una particolare mitezza nell'irrogazione della sanzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONITO Francesc - rel. Presidente

Dott. MANCUSO Luigi F. - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. BARONE Luigi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 18/10/2016 della CORTE ASSISE APPELLO di CATANZARO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Presidente Dott. BONITO FRANCESCO MARIA SILVIO;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa PICARDI ANTONIETTA;
Il Proc. Gen. conclude per il rigetto;
Udito il difensore;
Udito, per la parte civile (OMISSIS), l'avvocato (OMISSIS) del foro di CATANZARO il quale ch…

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