Il sequestro preventivo finalizzato alla confisca diretta dei beni che costituiscono il profitto o il prezzo di reati tributari può essere disposto anche sui beni cointestati al coniuge dell'indagato, qualora emerga che il coniuge non indagato non sia una "persona estranea al reato", ma abbia consapevolezza degli illeciti perpetrati dal coniuge e ne tragga vantaggi personali. Il vincolo di destinazione derivante dalla costituzione di un fondo patrimoniale non esclude la sequestrabilità dei relativi beni, in quanto la disponibilità, e non la proprietà, è il requisito rilevante ai fini del sequestro. L'amministratore di diritto di una società beneficiaria di profitti illeciti è penalmente responsabile, a titolo di dolo generico o eventuale, per il mancato rispetto dei doveri di vigilanza e controllo, a prescindere dalla sua consapevolezza delle condotte illecite altrui.