Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 5404 del 6 febbraio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:5404PEN

Massima

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La presunzione di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p. non può essere superata in assenza di elementi concreti e significativi che dimostrino il definitivo distacco dell'imputato dal contesto associativo mafioso, essendo sufficiente la permanenza di una potenzialità delinquenziale, anche solo programmatica, per il mantenimento della misura cautelare in carcere. La mera asserita dissociazione, in assenza di riscontri oggettivi, non è idonea a vincere tale presunzione, la quale può essere superata solo in presenza di elementi nuovi e diversi di significativo spessore che ne smentiscano la perdurante sussistenza. Pertanto, la valutazione della pericolosità sociale dell'imputato deve essere effettuata con riferimento al suo inserimento nel contesto associativo mafioso, anche in relazione a comportamenti e dichiarazioni che ne rivelino la persistente adesione, ancorché non accompagnata da specifiche condotte delittuose.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO ((omissis)) - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. GRAMENDOLA Francesco P. - Consigliere

Dott. DOGLIOTTI Massimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) MA. AN. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 22/07/2008 TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. SERPICO FRANCESCO;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. ((omissis)), di inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Sull'appello proposto nell'interesse di MA. AN. avverso l'ordinanza del GIP di Catanzaro del 28-6-2008 di rigetto dell'i…

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