Consiglio di Stato sentenza n. 3559 del 2016

ECLI:IT:CDS:2016:3559SENT

Massima

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L'ordine di demolizione di opere edilizie realizzate in totale difformità dal titolo abilitativo, anche a notevole distanza di tempo dalla loro costruzione, è legittimo e non può essere sostituito con una sanzione pecuniaria, in quanto l'interesse pubblico al ripristino della legalità violata è prevalente sull'interesse del privato al mantenimento dell'opera abusiva. L'annullamento giurisdizionale dei provvedimenti di sanatoria rilasciati in precedenza dall'amministrazione non consente di invocare l'applicazione dell'art. 38 del T.U. edilizia, che prevede la possibilità di irrogare una sanzione pecuniaria in luogo della demolizione solo nel caso di annullamento di un titolo edilizio legittimamente rilasciato, in quanto la condizione di chi ha realizzato un'opera in assenza dei necessari titoli abilitativi è diversa e non meritevole della medesima tutela. L'impossibilità tecnica di procedere a una demolizione parziale, senza compromettere la staticità della parte realizzata legittimamente, non incide sulla legittimità dell'ordine di demolizione integrale, atteso che l'abuso edilizio è permanente e l'interesse pubblico al ripristino della legalità violata è sempre prevalente sull'interesse del privato, anche quando l'amministrazione non abbia sempre agito in modo coerente nelle diverse fasi della vicenda.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato
in sede giurisdizionale
Sezione Sesta
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 6152 del 2015, proposto da:
Gi. Fe. e Cl. Sa., rappresentati e difesi dagli avvocati Pa. St. Ri. (C.F. (omissis)) e Ro. Se. (C.F. (omissis)), con domicilio eletto presso Pa. St. Ri. in Roma, viale (...);
contro
Comune di (omissis), in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato Ma. Ma. (C.F. (omissis)), domiciliato in Roma presso la Segreteria del Consiglio di Stato;
nei confronti di
Lu. Co., An. Ma. Ga., non costituiti in giudizio;
per la riforma:
della sentenza del T.A.R. per il Friuli Venezia Giulia, Sezione I, n. 188 del 22 aprile 2015, resa tra le parti, concernente il rinnovo di ordine di demolizione di opere abusive.
Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio del Comune …

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