Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 48544 del 6 dicembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:48544PEN

Massima

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Il diritto alla riparazione per ingiusta detenzione, ai sensi dell'art. 314 c.p.p., comma 1, è riconosciuto a chi è stato prosciolto con sentenza irrevocabile perché il fatto non sussiste, per non aver commesso il fatto o perché il fatto non costituisce reato, sempre che non vi abbia dato o concorso a darvi causa per dolo o colpa grave. Il giudice della riparazione, per stabilire se il richiedente abbia dato o concorso a dare causa all'ingiusta detenzione con dolo o colpa grave, deve valutare tutti gli elementi probatori disponibili, al fine di accertare se la sua condotta extraprocessuale e processuale abbia contribuito a configurare un grave quadro indiziario nei suoi confronti, ingenerando nell'autorità giudiziaria l'apparenza della fondatezza delle accuse, pur successivamente smentita dall'esito del giudizio. Tale valutazione, che ricalca quella eseguita al momento dell'emissione del provvedimento restrittivo, deve essere compiuta in modo autonomo e completo, senza sovrapporsi alla valutazione del compendio probatorio ai fini della responsabilità penale, e può riguardare anche comportamenti quali le frequentazioni ambigue con i soggetti condannati nel medesimo o in diverso procedimento, purché il giudice fornisca adeguata motivazione della loro oggettiva idoneità ad essere interpretate come indizi di complicità, così da essere poste in una relazione di concausalità con il provvedimento restrittivo adottato. Tuttavia, il giudice della riparazione non può valorizzare elementi di fatto la cui verificazione sia stata esclusa dal giudice di merito o ritenuti non sufficientemente provati con la sentenza di assoluzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI SALVO Emanuele - Presidente

Dott. BELLINI Ugo - Consigliere

Dott. RANADLSI Alessandro - Consigliere

Dott. RICCI A.L.A. - rel. Consigliere

Dott. DAWAN Daniela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 23/05/2022 della CORTE APPELLO di CATANZARO;
udita la relazione svolta dal Consigliere ANNA LUISA ANGELA RICCI;
lette le conclusioni del PG che ha chiesto l'annullamento con rinvio dell'ordinanza.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte d'Appello di Catanzaro ha rigettato la richiesta di riparazione, ai sensi dell'articolo 314 c.p.p., presentata nell'interesse di (OMISSIS), con riferimento alla detenzione da costui subita (…

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