Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8529 del 3 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:8529PEN

Massima

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Il reato di tentata estorsione può essere integrato anche attraverso una minaccia implicita, come la prospettazione della mancata restituzione di un bene sottratto illecitamente, in quanto tale condotta incide sulla libertà di determinazione del soggetto passivo e integra di per sé una minaccia rilevante ai sensi dell'art. 629 c.p. La richiesta di denaro in cambio dell'adempimento dell'obbligo giuridico di restituire il bene sottratto, di cui il soggetto passivo conserva il diritto e l'aspettativa morale, influisce sulla sua libertà di determinazione e costituisce minaccia rilevante ai fini dell'integrazione del reato di tentata estorsione, a prescindere dalla natura esplicita o implicita della minaccia stessa. Il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione a quella compiuta dai giudici di merito in ordine all'attendibilità e alla valutazione delle prove, essendo suo compito verificare soltanto la correttezza del percorso logico-giuridico seguito nella motivazione, la quale deve essere adeguata, coerente e immune da vizi di illogicità manifesta. Pertanto, la sentenza di condanna per tentata estorsione è legittima laddove la motivazione dia conto in modo esaustivo e convincente degli elementi oggettivi e soggettivi del reato, sulla base di una valutazione razionale e conforme ai principi giurisprudenziali consolidati in materia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. CARMENINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. GENTILE Domenico - rel. Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MA. DA. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 8401/2007 CORTE APPELLO di ROMA, del 28/04/2008;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 02/02/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOMENICO GENTILE;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udita l'arringa del Difensore Avv. ((omissis)) che ha concluso per l'accoglime…

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