Cassazione penale Sez. II sentenza n. 32786 del 2 settembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:32786PEN

Massima

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Il reato di associazione di tipo mafioso di cui all'art. 416-bis c.p. richiede la sussistenza di elementi che dimostrino in modo chiaro e univoco l'esistenza di un sodalizio criminale dotato di una forza di intimidazione tale da determinare una condizione di assoggettamento e di omertà, capace di dispiegarsi in un arco temporale congruo. Pertanto, la mera prova di accordi finalizzati al traffico di stupefacenti, pur se corroborata da episodi di violenza e intimidazione, non è sufficiente a configurare il delitto di associazione mafiosa, laddove non emerga con chiarezza il momento di costituzione del sodalizio, la sua durata e la sua capacità di esercitare un effettivo controllo del territorio attraverso la forza di intimidazione. Ciò in quanto l'associazione di tipo mafioso si caratterizza per una struttura organizzativa stabile e duratura, idonea a radicarsi nel contesto sociale e a condizionarne le dinamiche, in modo diverso e più incisivo rispetto a un'associazione finalizzata al semplice traffico di droga, la cui operatività può anche avere carattere più provvisorio e rudimentale. Pertanto, ove gli elementi acquisiti non consentano di delineare con sufficiente precisione tali caratteristiche, non può ritenersi integrato il delitto di cui all'art. 416-bis c.p., pur essendo configurabile l'ipotesi associativa di cui all'art. 74 d.P.R. n. 309/1990.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina A. - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 07/11/2020 del TRIB. LIBERTA' di LECCE;
udita la relazione svolta dal Consigliere TUTINELLI VINCENZO;
lette/sentite le conclusioni del PG BALDI FULVIO;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita' del ricorso.
udito il difensore:
L'avvocato (OMISSIS) in difesa di (OMISSIS), dopo intervento, si riporta ai motivi di ricorso, chiedendone l'accoglimento.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedim…

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