Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 20151 del 24 maggio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:20151PEN

Massima

Il pericolo concreto e attuale di reiterazione di condotte criminose analoghe, desumibile dalle peculiari circostanze del caso e dall'atteggiamento tenuto dall'indagato, può giustificare l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, anche in assenza di precedenti penali, qualora emerga un elevato livello di pericolosità sociale dell'indagato, desunto da elementi fattuali come le modalità della condotta, i mezzi utilizzati e il contesto criminale di riferimento, tali da far ritenere non sufficiente l'applicazione di misure meno afflittive. In tali casi, la valutazione della personalità dell'indagato e della sua mancanza di resipiscenza può prevalere sulla condizione di incensuratezza, ai fini della scelta della misura cautelare più adeguata a scongiurare il pericolo di reiterazione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PICCIALLI Patrizia - Presidente

Dott. VIGNALE Lucia - Consigliere

Dott. SERRAO Eugenia - Consigliere

Dott. RANALDI Alessandro - Consigliere

Dott. CIRESE Marina - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 18/11/2021 del TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MARINA CIRESE;
sentite le conclusioni del PG;
E' presente l'avvocato (OMISSIS) del foro di ROMA in difesa di (OMISSIS) in sostituzione dell'avvocato (OMISSIS) del foro di LOCRI, come da nomina a sostituto processuale ex articolo 102 c.p.p. depositata in udienza, il quale riportandosi ai motivi insiste per l'accoglimento…

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