Cassazione penale Sez. I sentenza n. 40262 del 12 ottobre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:40262PEN

Massima

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Il rapporto di parentela e la frequentazione di un soggetto affiliato ad un'associazione di tipo mafioso, unitamente alla partecipazione a conversazioni che evidenziano il ruolo di esecutore delle direttive criminali impartite dal capo del sodalizio, costituiscono gravi indizi di colpevolezza per il reato di partecipazione ad associazione mafiosa, anche in assenza di riscontri probatori esterni alle intercettazioni, purché le dichiarazioni della persona offesa confermino il contenuto delle conversazioni captate. Tali elementi, unitamente alla forza intimidatrice derivante dalla notorietà criminale del gruppo mafioso, integrano altresì la circostanza aggravante del metodo mafioso per il reato di estorsione. Il decorso del tempo dalla commissione del reato associativo non esclude la sussistenza delle esigenze cautelari, se non risulta provato che l'indagato abbia irreversibilmente reciso i legami con l'organizzazione criminale di appartenenza. L'inosservanza delle norme processuali sull'autorizzazione e sulle modalità di esecuzione delle intercettazioni non comporta l'inutilizzabilità dei risultati probatori, se la motivazione del provvedimento del pubblico ministero che ha disposto l'intercettazione in via d'urgenza risulta adeguata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO Maria Cristina - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S. - Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella - rel. Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1111/2011 del Tribunale del riesame di Catania in data 4 luglio 2011;

Letti gli atti, l'ordinanza impugnata e il ricorso;

sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Antonella Patrizia Mazzei;

sentito il Pubblico Ministero presso questa Corte di Cassazione, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dr. Viola Alfredo Pompeo, il quale ha chiest…

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