Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, ha affermato che la legittimazione e l'interesse ad agire in giudizio, in materia di provvedimenti urbanistico-edilizi che incidono sull'insediamento di attività commerciali, devono essere provati in modo rigoroso, in applicazione dei principi di libertà di concorrenza e di stabilimento sanciti dall'ordinamento europeo e nazionale. In particolare, la mera vicinitas commerciale non è sufficiente a fondare la legittimazione, essendo necessario dimostrare un effettivo e significativo pregiudizio al proprio bacino di utenza, determinato con criteri tecnici e non meramente allegato. Inoltre, l'interesse ad agire deve essere specifico e distinto da un mero interesse di fatto al rispetto della legalità, non potendo essere fatto valere a tutela di interessi diversi dalla necessità di garantire la tutela della salute, dei lavoratori, dell'ambiente e dei beni culturali. Il Consiglio di Stato ha quindi ritenuto inammissibili i ricorsi proposti dalla società Manco S.r.l. avverso gli atti comunali relativi all'insediamento di una nuova media struttura di vendita, in assenza della dimostrazione dei suddetti presupposti.