Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 22835 del 29 luglio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:22835PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale presupposto per l'applicazione di una misura cautelare personale, deve essere valutato dal giudice in modo concreto e attuale, sulla base di elementi fattuali desumibili dalle specifiche modalità e circostanze del fatto, dalla personalità dell'indagato e dai suoi precedenti penali, senza che sia necessaria la previsione di una specifica occasione per delinquere. La valutazione prognostica sulla possibilità di condotte reiterative deve tenere conto dell'organizzazione del traffico illecito, della pluralità e continuità delle cessioni di stupefacenti, dell'individuazione di un luogo determinato per le attività di spaccio, delle modalità collaudate delle consegne agli acquirenti, dei costanti contatti con altri soggetti coinvolti nell'attività criminosa e dell'alta probabilità della ricerca da parte dell'indagato di nuove occasioni per delinquere al fine di reperire entrate economiche. Tali elementi, unitamente alla commissione di reati analoghi in epoca prossima ai fatti per cui si procede, possono fondare un giudizio prognostico sulla concreta e attuale pericolosità sociale dell'indagato e sulla necessità di applicare una misura cautelare detentiva, anche in considerazione dell'inadeguatezza di misure meno afflittive, come gli arresti domiciliari, a contenere il pericolo di reiterazione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MENICHETTI Carla - Presidente

Dott. ESPOSITO Aldo - rel. Consigliere

Dott. RANALDI Alessandro - Consigliere

Dott. BRUNO Mariarosari - Consigliere

Dott. DAWAN Daniela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 29/11/2619 del TRIB. LIBERTA' di PALERMO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ALDO ESPOSITO;
lette/sentite le conclusioni del PG Dott. MARIA GTUSEPPINA FODARONI, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe il Tribunale di Palermo, in funzione di giudice del riesame, ha rigettato il ricorso proposto ai sensi dell'articolo 309 c.p.p., da…

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