Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 6073 del 9 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:6073PEN

Massima

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Il possesso di una rilevante quantità di sostanza stupefacente, caratterizzata da un elevato principio attivo, integra il reato di detenzione ai fini di spaccio, anche in assenza di ulteriori elementi probatori, in quanto il dato quantitativo e qualitativo dello stupefacente costituisce di per sé indice della destinazione della sostanza al consumo di terzi, superando la mera finalità di uso personale, salvo che l'imputato non fornisca una prova contraria, in quanto grava su di lui l'onere di dimostrare la destinazione esclusivamente personale della droga detenuta. La valutazione della finalità dello spaccio o dell'uso personale deve essere effettuata in concreto, tenendo conto di tutti gli elementi di fatto, quali la quantità e la qualità della sostanza, le modalità di detenzione, la capacità economica dell'imputato e ogni altro elemento significativo, senza che sia necessaria la prova di ulteriori attività di cessione o di spaccio. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la destinazione della sostanza stupefacente detenuta, può legittimamente ritenere integrato il reato di detenzione ai fini di spaccio sulla base del solo dato quantitativo e qualitativo della droga, salvo che l'imputato non fornisca una prova contraria, in quanto grava su di lui l'onere di dimostrare la finalità esclusivamente personale della detenzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizi - rel. Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/04/2016 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 18/01/2017, la relazione svolta dal Consigliere Dr. MAURIZIO GIANESINI;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. DELIA CARDIA che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
- ritenuto che il Difensore di …

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