Cassazione penale Sez. III sentenza n. 8741 del 1 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:8741PEN

Massima

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La divulgazione di materiale pedopornografico attraverso sistemi di messaggistica istantanea, anche se riservati a un numero limitato di utenti, integra il reato di cui all'art. 600-ter, comma 3, c.p., in quanto rende il materiale accessibile a un numero indeterminato di soggetti, configurando una condotta di circolazione indiscriminata. La detenzione di materiale pedopornografico, anche se cancellato in modo apparente dal sistema informatico, integra il reato di cui all'art. 600-quater c.p., comma 2, in quanto i file restano comunque disponibili mediante semplici operazioni di ripristino, senza che sia necessario l'utilizzo di software specializzati. L'elemento soggettivo del reato è integrato dalla consapevolezza dell'imputato di detenere e diffondere materiale pedopornografico, a prescindere dalla modalità di accesso e dalla selezione dei destinatari, essendo sufficiente che il materiale sia stato reperito su siti specializzati e che il suo scambio ne abbia comportato la circolazione. Il giudice di merito, nel valutare la prova, può legittimamente basarsi sul materiale informatico ricostruito dalla polizia giudiziaria, anche se apparentemente cancellato, in assenza di elementi tecnici specifici che dimostrino l'impossibilità per l'imputato di accedere, consultare, condividere o scambiare i file in contestazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROSI Elisabetta - Presidente

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22/02/2022 dalla Corte d'appello di L'Aquila;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ANDRONIO Alessandro Maria;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. CUOMO Luigi, ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile.
R…

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