Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 323 del 2024

ECLI:IT:TARSA:2024:323SENT

Massima

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La presentazione di una domanda di condono edilizio non sospende l'attività repressiva del Comune nei confronti di opere abusive, le quali, fino all'eventuale concessione della sanatoria, devono ritenersi comunque illegittime. Pertanto, in presenza di manufatti abusivi non sanati né condonati, gli interventi edilizi ulteriori, anche se riconducibili a categorie di opere minori, ripetono le caratteristiche di illiceità dell'opera principale alla quale ineriscono strutturalmente, con conseguente obbligo del Comune di ordinarne la demolizione. Il Comune, infatti, non può pronunciarsi sulla domanda di condono, ma è tenuto a sanzionare le opere abusive con l'ordinanza di demolizione, in quanto la presentazione della domanda di condono non autorizza l'interessato a completare, trasformare o ampliare i manufatti oggetto della richiesta, i quali restano comunque abusivi fino all'eventuale concessione della sanatoria.

Sentenza completa

Pubblicato il 31/01/2024

N. 00323/2024 REG.PROV.COLL.

N. 01278/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1278 del 2020, proposto da Luca Rispoli, rappresentato e difeso dall'avvocato Raffaele Guarracino, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Positano, via S. Giovanni 10;

contro

Comune di Positano, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

- dell'ordinanza n. 25 del 23.06.2020 di ingiunzione alla demolizione emessa dall'Area tecnica edilizia privata del Comune di Positano, e di ogni altro atto presupposto, connesso, collegato e consequenziale.

Visti il ricorso e i relativi …

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