Cassazione penale Sez. V sentenza n. 6170 del 18 febbraio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:6170PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il possesso di un valido documento di identità da parte dell'imputato, unitamente all'assenza di elementi probatori certi circa le caratteristiche di formazione del documento contraffatto, esclude la sussistenza del reato di contraffazione di atti pubblici, in quanto il giudice di merito, nell'esercizio del suo potere di valutazione della prova, può legittimamente ritenere che il fatto non sussista, ove ritenga non raggiunta la prova della consapevolezza e volontarietà della condotta illecita da parte dell'imputato. Il giudice di appello, nel ribaltare il giudizio di colpevolezza espresso dal primo giudice, è tenuto a fornire una motivazione adeguata e logica, che risponda ai parametri di completezza e coerenza, senza che possa ritenersi viziata per il solo fatto di discostarsi dalle conclusioni del giudice di primo grado, purché tale motivazione non risulti manifestamente illogica o in contrasto con i canoni della logica ordinaria e del comune processo inferenziale. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che, in tema di contraffazione di atti pubblici, il possesso di un valido documento di identità da parte dell'imputato, unitamente all'assenza di elementi probatori certi circa le caratteristiche di formazione del documento contraffatto, può escludere la sussistenza del reato, ove il giudice ritenga non raggiunta la prova della consapevolezza e volontarietà della condotta illecita, purché tale valutazione sia sorretta da una motivazione adeguata e logica, che risponda ai parametri di completezza e coerenza, senza risultare manifestamente illogica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto il 10.3.2009 da:

Procuratore Generale presso la Corte d'Appello di Genova;

avverso la sentenza della Corte d'Appello di quella stessa citta' del 17 febbraio 2009;

nel procedimento penale a carico di:

WA. TO. , nato a (OMESSO);

Sentita la relazione del consigliere dr. Paolo Antonio BRUNO.

Udite le conclusioni del P.G in persona del Sostituto dr. Vito D'Ambrosio che ha chiesto il rigetto del ricorso.

<…
Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.