Cassazione penale Sez. II sentenza n. 28939 del 3 luglio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:28939PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere si caratterizza per tre elementi fondamentali: un vincolo associativo tendenzialmente permanente o stabile, destinato a durare anche oltre la realizzazione dei delitti programmati; l'indeterminatezza del programma criminoso, che lo distingue dall'accordo del concorso di persone; l'esistenza di una struttura organizzativa, sia pur minima, idonea a realizzare gli obiettivi illeciti. La prova dell'esistenza del sodalizio criminoso può essere desunta dalla commissione dei delitti rientranti nel programma comune e dalle loro modalità esecutive, che manifestano l'operatività dell'associazione. Ai fini della punibilità degli appartenenti non è necessario che tutti i membri concorrano all'esecuzione di ogni singolo reato, ma è sufficiente che ciascuno, con il proprio ruolo, sia consapevole di far parte del sodalizio. Il reato di estorsione si configura quando la minaccia, anche implicita e indeterminata, è idonea a incutere timore e coartare la volontà della vittima, in relazione alle circostanze concrete, alla personalità dell'agente, alle condizioni soggettive della persona offesa e all'ambiente in cui opera. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nell'apprezzamento degli elementi indiziari, censurabile in sede di legittimità solo quando la motivazione risulti priva dei requisiti minimi di coerenza, completezza e logicità. Ai fini della valutazione del pericolo di reiterazione della condotta criminosa, il giudice può desumere la pericolosità sociale dell'indagato non solo dalla sua personalità, ma anche dalle specifiche modalità e circostanze del fatto, senza che l'incensuratezza dell'imputato escluda automaticamente tale pericolo, potendo questo essere desunto dai suoi comportamenti e atti concreti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI Roberto - Consigliere

Dott. LOMBARDO Luigi - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sui ricorsi proposti nell'interesse di:

(OMISSIS) n. (OMISSIS);

(OMISSIS) n. (OMISSIS);

avverso l'ordinanza emessa l'11 ottobre 2013 dal Tribunale di Messina;

Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere dott. Matilde Cammino;

udita la requisitoria del pubblico ministero, sost. proc. gen. dott. CEDRANGOLO Oscar, che ha chiesto il rigetto del ricorso presentato nell'interesse dell'imputato (OMISSIS) e la d…

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