La normativa nazionale e comunitaria in materia di autorizzazioni commerciali per medie e grandi strutture di vendita, in particolare il D.Lgs. n. 59/2010 di attuazione della Direttiva Servizi 2006/123/CE, prevale sulla disciplina regionale siciliana contenuta nella L.R. n. 28/1999, in quanto espressione della competenza statale esclusiva in materia di tutela della concorrenza e determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali. Pertanto, le disposizioni regionali che subordinano il rilascio dell'autorizzazione commerciale al rispetto di criteri di programmazione urbanistica e razionalizzazione della rete distributiva, al fine di evitare una concentrazione irrazionale di grandi centri commerciali, devono essere disapplicate in quanto incompatibili con i principi di libera concorrenza e libertà di stabilimento sanciti dalla normativa nazionale e comunitaria, direttamente applicabile anche nel territorio della Regione Siciliana. L'Amministrazione comunale, nel valutare l'istanza di autorizzazione commerciale, deve pertanto limitarsi a verificare la conformità dell'insediamento agli strumenti urbanistici vigenti e l'assenza di impatti negativi sulla viabilità, senza poter opporre ulteriori limiti o condizioni di natura programmatoria o discrezionale previsti dalla legislazione regionale.