Cassazione penale Sez. II sentenza n. 35357 del 29 settembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:35357PEN

Massima

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Il reato di associazione a delinquere finalizzata alla sistematica e programmata commissione di truffe aggravate per il conseguimento di erogazioni pubbliche, mediante l'utilizzo di false attestazioni e documentazioni, è configurabile anche qualora i finanziamenti ottenuti siano stati successivamente rimborsati, in quanto il profitto realizzato dall'agente coincide con il danno patrimoniale subito dall'ente erogante ed è equivalente all'importo del finanziamento indebitamente ottenuto. La condotta fraudolenta, diretta a indurre in errore l'istituto di credito e l'ente pubblico agevolatore circa l'esistenza dei requisiti per accedere ai benefici, integra gli estremi del reato di truffa aggravata di cui all'art. 640-bis c.p., a prescindere dalla successiva restituzione delle somme indebitamente percepite, che costituisce un "post-factum" idoneo a ridurre il danno conseguente al reato. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza degli indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, gode di un ampio margine di discrezionalità, sindacabile in sede di legittimità solo per vizi logici o giuridici manifesti, senza possibilità di riesame degli elementi fattuali e valutativi. Le dichiarazioni rese dai correi, debitamente riscontrate, possono essere legittimamente utilizzate ai fini della ricostruzione del quadro indiziario, in assenza di specifiche censure circa l'inutilizzabilità delle stesse.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA Pietro Anton - Presidente

Dott. DE CRECIENZO Ugo - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Me. Ma. Vi. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale per il riesame di Catanzaro, in data 28/10/2010;

Sentita la relazione della causa fatta dal consigliere Dr. Mirella Cervadoro;

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, dr. Giovanni Salvi, il quale ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;

Udito il difensore, avv. Francesco Gambardella, che ha concluso per l'acco…

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