Cassazione penale Sez. II sentenza n. 289 del 8 gennaio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:289PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice, nel valutare l'applicazione o il mantenimento della custodia cautelare in carcere per reati commessi in contesto mafioso, non può fare automaticamente affidamento sulla presunzione assoluta di adeguatezza di tale misura, ma deve procedere a un'analisi concreta e puntuale della sussistenza delle esigenze cautelari, tenendo conto della distinzione tra la posizione dell'associato o concorrente nell'associazione mafiosa e quella del soggetto estraneo ad essa, pur avendo agito in tale contesto. In particolare, il giudice deve individuare analiticamente elementi di positiva e concreta attenuazione del valore sintomatico del fatto, ovvero, nel caso di mantenimento della misura, gli elementi negativi di concreta permanenza del valore sintomatico del fatto medesimo, sulla base dei principi affermati dalla Corte costituzionale, secondo cui la gravità del fatto non può essere automaticamente ricondotta a una presunzione insuperabile di pericolosità estrema, essendo necessaria una valutazione individualizzata della situazione concreta. Pertanto, anche per i reati commessi in contesto mafioso, ma da soggetti estranei all'associazione, la presunzione assoluta di adeguatezza della custodia cautelare in carcere viene meno, richiedendosi un accertamento specifico e puntuale delle esigenze cautelari, senza poter fare automatico affidamento sulla sola appartenenza al "contesto mafioso".

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. DIOTALLEVI Giovann - rel. Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. ALMA ((omissis)) - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

- (OMISSIS), n. (OMISSIS):

avverso l'ordinanza, in data 29 aprile 2014 del tribunale di Napoli, sez. Riesame;

sentita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));

udito il P.M., in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. STABILE Nello, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

(OMISSIS) ha proposto ricorso per cassazione avverso l'ordinanza, in data 29 aprile 2014 del tribunale di Napoli, sez. Riesame, con …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.