Cassazione penale Sez. III sentenza n. 14223 del 13 aprile 2022

ECLI:IT:CASS:2022:14223PEN

Massima

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Il pubblico dipendente che utilizza l'autovettura di servizio per finalità personali, anziché per ragioni connesse all'esercizio delle proprie funzioni, integra il reato di peculato d'uso, anche quando tale condotta sia episodica e non comporti l'appropriazione definitiva del bene. Ciò in quanto l'uso improprio del mezzo di servizio, con conseguente consumo di carburante e usura del veicolo, sottrae risorse alla pubblica amministrazione, ledendone la funzionalità. Inoltre, la falsa attestazione della presenza in servizio e l'annotazione di attività lavorative mai svolte integrano i reati di falsa attestazione della presenza in servizio e di truffa ai danni dello Stato, a prescindere dalla circostanza che l'agente abbia agito nella convinzione della legittimità del proprio operato. Infatti, l'elemento soggettivo richiesto per tali reati è integrato dalla coscienza e volontà di porre in essere condotte non veritiere, idonee a procurare un ingiusto vantaggio patrimoniale. La ripetizione di tali condotte in un arco temporale circoscritto, pur non configurando un'interversione del possesso tale da integrare il peculato ex art. 314, comma 1, c.p., non esclude la configurabilità del peculato d'uso ex art. 314, comma 2, c.p., attesa la lesione della funzionalità dell'amministrazione pubblica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SARNO Giulio - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. REYNAUD Gianni - rel. Consigliere

Dott. AMOROSO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 21/04/2021 della Corte di appello di Trento;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dr. ((omissis));
lette le richieste scritte trasmesse dal Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), ai sensi del Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, articolo 23, comma 8, conv., con modiff., dalla L. 18 dicembre 2020, n. 176, che ha concluso chiedendo dichiararsi…

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