Il Comune può legittimamente negare l'autorizzazione all'installazione di impianti pubblicitari su suolo pubblico quando, sulla base di una valutazione tecnico-discrezionale, ritenga che la loro ubicazione e caratteristiche possano distrarre l'attenzione degli utenti della strada con conseguente pericolo per la sicurezza della circolazione stradale, in applicazione dell'art. 23, comma 1, del Codice della Strada e dell'art. 8 del Regolamento comunale sulla pubblicità. Tale valutazione non può essere sindacata in sede giurisdizionale se non per manifesta illogicità o travisamento dei presupposti di fatto, non ricorrendo i quali il provvedimento di diniego è legittimo. Il parere negativo della Polizia Locale, motivato in relazione alla complessità e pericolosità della circolazione nella zona interessata, costituisce adeguato supporto per il provvedimento comunale di diniego, non essendo necessario un'analitica valutazione di tutti i parametri indicati dalla norma (dimensioni, forma, colori, disegno e ubicazione), essendo sufficiente il riscontro di un potenziale pericolo per la sicurezza stradale. Il rispetto dell'art. 10-bis della Legge n. 241/1990 è assicurato quando il secondo parere negativo, pur con una motivazione meno criptica, conferma sostanzialmente il primo, consentendo così all'interessato di interloquire sui motivi ostativi all'accoglimento della sua istanza.