Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, nell'esaminare la controversia relativa alla richiesta di restituzione di importi erogati dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili nell'ambito del Fondo salva-opere di cui all'art. 47, commi da 1-bis a 1-septies, del D.L. 30/04/2019 n. 34, convertito con Legge 28/06/2019 n. 58, ha affermato il difetto di giurisdizione del Giudice Amministrativo, in quanto la controversia attiene alla fase di erogazione o di ripetizione del contributo sul presupposto di un addotto inadempimento del beneficiario alle condizioni statuite in sede di erogazione o dall'acclarato sviamento dei fondi acquisiti rispetto al programma finanziato, rientrando pertanto nella giurisdizione del Giudice Ordinario. Ciò in quanto l'ammissione al Fondo salva-opere dipende esclusivamente dalla esistenza di requisiti integralmente previsti dalla legge, senza che l'Amministrazione sia chiamata ad esercitare alcun potere discrezionale al fine di assegnare il beneficio, essendo tenuta esclusivamente a verificare la sussistenza o meno di detti requisiti. Di conseguenza, non è configurabile alcuna posizione di interesse legittimo in capo al beneficiario, non essendovi alcuna valutazione comparativa degli interessi pubblici e privati in gioco. La giurisdizione del Giudice Amministrativo è, pertanto, esclusa nelle controversie relative all'erogazione o alla ripetizione di contributi pubblici, quando la concessione o la revoca del beneficio dipende dalla mera verifica della sussistenza dei requisiti previsti dalla legge, senza alcun margine di discrezionalità in capo all'Amministrazione. In tali ipotesi, la giurisdizione spetta al Giudice Ordinario, dinanzi al quale il giudizio potrà essere riproposto ai sensi dell'art. 11 c.p.a.