Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 841 del 2013

ECLI:IT:TARMI:2013:841SENT

Massima

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Il rilascio di un permesso di costruire in base a documentazione non veritiera, che determina la realizzazione di un fabbricato di dimensioni maggiori rispetto a quanto ipoteticamente assentibile secondo la normativa urbanistica vigente, integra un presupposto di illegittimità del titolo edilizio tale da giustificare il successivo annullamento in autotutela da parte dell'amministrazione comunale, anche quando ciò comporti la demolizione delle opere nel frattempo realizzate. Tale annullamento è legittimo anche in assenza di una specifica motivazione in ordine all'interesse pubblico prevalente rispetto al mero ripristino della legalità violata, in quanto l'illegittimità del titolo edilizio dipendente dal comportamento del privato (anche se non doloso) costituisce di per sé un interesse pubblico concreto ed attuale all'annullamento. Inoltre, la circostanza che al momento dell'annullamento non siano ancora state realizzate le strutture che avrebbero reso utilizzabile l'edificio assentito, nonché il pericolo per l'incolumità pubblica derivante dallo sconfinamento del fabbricato in area soggetta a vincolo di Piano Cave, integrano ulteriori ragioni di interesse pubblico che giustificano l'annullamento. L'ordine di demolizione delle opere realizzate in base al permesso di costruire annullato è legittimo, non essendo possibile, in base a motivata valutazione, la mera applicazione di una sanzione pecuniaria in luogo della rimessione in pristino, attesa la rilevante entità delle difformità riscontrate rispetto al titolo edilizio originariamente rilasciato.

Sentenza completa

N. 02522/2010
REG.RIC.

N. 00841/2013 REG.PROV.COLL.

N. 02522/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2522 del 2010, proposto da:
((omissis)) s.r.l., in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo in Milano, ((omissis)) n. 2;

contro

COMUNE DI DUBINO, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultima in Milano, Piazza Bertarelli n. 1;

per l'annullamento

dell'ordinanza 10 settembre 2010 n. 35, con cui il responsabile dell’area tecnica del Comune di Dubino ha disposto l’annullamento d’ufficio del pe…

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