Cassazione penale Sez. III sentenza n. 27552 del 1 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:27552PEN

Massima

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Il titolare di un esercizio commerciale, quale bar o ristorante, che effettua lo scarico di acque reflue industriali senza essere in possesso della prescritta autorizzazione, commette il reato di cui agli articoli 124 e 137 del Decreto Legislativo n. 152 del 2006, in quanto tale scarico non è equiparabile per caratteristiche qualitative e quantitative allo scarico delle acque reflue domestiche. Il subentro nella gestione dell'esercizio commerciale non comporta il trasferimento automatico dell'autorizzazione allo scarico, essendo necessario che il nuovo gestore dimostri il possesso dei requisiti personali, morali e professionali richiesti dalla legge per ottenere la relativa autorizzazione. Pertanto, il nuovo gestore che effettua lo scarico senza essere in possesso della prescritta autorizzazione, è penalmente responsabile per il reato contestato, non potendo invocare la buona fede derivante dal subentro nella gestione dell'attività. La concessione della sospensione condizionale della pena, disposta d'ufficio dal giudice in assenza di specifica richiesta dell'imputato, non è impugnabile da quest'ultimo per difetto di interesse, in quanto la legge prevede l'eliminazione delle iscrizioni relative a tutti i provvedimenti giudiziari di condanna per contravvenzioni per le quali è stata inflitta la pena dell'ammenda, trascorsi dieci anni dal giorno in cui la pena è stata eseguita ovvero si è in altro modo estinta. Infine, la maturazione della prescrizione del reato dopo la pronuncia della sentenza impugnata non può essere rilevata dalla Corte di Cassazione, in caso di dichiarazione di inammissibilità del ricorso, in quanto la mancata costituzione del rapporto processuale impedisce alla Corte di esaminare tale causa di estinzione del reato, essendo questa maturata successivamente alla definitività della sentenza di appello.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SQUASSONI Claudia - Presidente

Dott. ORILIA Lorenzo - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del Tribunale di Palermo, del 21 gennaio 2014;

letti gli atti di causa, la sentenza impugnata e il ricorso introduttivo;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GENTILI Andrea;

sentito il PM, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. DE AUGUSTINIS Umberto, il quale ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata per prescrizione.

RITENUTO IN FATTO

Il Tribunale …

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