Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 7251 del 2017

ECLI:IT:TARLAZ:2017:7251SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso il provvedimento di disdetta della concessione di occupazione di suolo pubblico (OSP) relativa all'area antistante un locale sito in Piazza del Colosseo, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. L'istituto della disdetta della concessione OSP, previsto dall'art. 10 del Regolamento comunale, si conforma al modello della "concessione-contratto" e consente all'Amministrazione di non rinnovare il rapporto concessorio alla sua scadenza, mediante apposita comunicazione al concessionario almeno 30 giorni prima. Il concessionario non vanta alcun diritto d'insistenza o aspettativa al rinnovo, essendo la concessione ontologicamente connotata dalla natura provvedimentale dell'atto da cui scaturisce il rapporto. 2. I Piani di Massima Occupabilità (PMO) approvati dai Consigli Municipali, in attuazione dell'art. 4-bis, comma 4, del Regolamento comunale, costituiscono strumenti di pianificazione territoriale che incidono sull'assetto complessivo delle strade e piazze, anche sulle concessioni OSP già in essere, al fine di garantire la tutela di interessi pubblici prioritari relativi a circolazione, igiene, sicurezza, estetica, ambiente e patrimonio culturale. 3. I criteri tecnici elaborati dalla Commissione preposta alla redazione dei PMO, recepiti e fatti propri dai Consigli Municipali nell'approvazione degli elaborati grafici, rappresentano l'esito di un bilanciamento discrezionale tra diversi interessi pubblici, sindacabile solo per manifesta illogicità o travisamento dei fatti. Tra tali criteri rientra il divieto di rilascio di concessioni OSP nell'area antistante le uscite delle stazioni metropolitane, entro un raggio di 20 metri, in ragione di esigenze di sicurezza pubblica. 4. L'integrazione motivazionale operata in sede giurisdizionale dalla Commissione Tecnica, richiamando le prescrizioni contenute in atti amministrativi presupposti, è ammissibile in quanto l'atto di disdetta, essendo vincolato nel contenuto, non richiede una motivazione puntuale.

Sentenza completa

Pubblicato il 21/06/2017

N. 07251/2017 REG.PROV.COLL.

N. 14263/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 14263 del 2015, integrato da motivi aggiunti, proposto dalla Società Sael - Società Attività Economiche Laziali, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dagli avvocati Alessandro Botto, Filippo Pacciani, con domicilio eletto presso lo Studio Legale Associato Legance in Roma, via di San Nicola Da Tolentino, 67;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco p.t., rappresentata e difesa dall'avv. Rosalda Rocchi, con domicilio eletto presso gli Uffici dell’Avvocatura Capitolina in Roma, via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento, previa sospensiva,

con ricors…

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