Cassazione penale Sez. V sentenza n. 16322 del 14 aprile 2014

ECLI:IT:CASS:2014:16322PEN

Massima

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Il concorso esterno in associazione di tipo mafioso, pur non configurando la partecipazione al sodalizio criminale, è equiparato a tale posizione ai fini dell'applicazione della presunzione di adeguatezza della custodia cautelare in carcere di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p., in ragione del dato empirico della difficoltà di recidere il collegamento con l'associazione e di far venir meno la connessa attività collaborativa. Pertanto, la presunzione di adeguatezza della misura più afflittiva opera anche nei confronti dell'extraneus che, pur non essendo membro dell'associazione, abbia fornito un contributo economico o logistico al sodalizio mafioso, salvo che vengano acquisiti elementi specifici, in relazione al caso concreto, dai quali risulti che le esigenze cautelari possono essere soddisfatte con altre misure. La posizione del concorrente esterno, infatti, non è equiparabile a quella del mero riciclatore di capitali di provenienza illecita, essendo il suo apporto funzionale al rafforzamento e alla operatività dell'associazione criminale, con conseguente maggior allarme sociale. Ciò comporta che, in assenza di tali elementi specifici, la presunzione di adeguatezza della custodia cautelare in carcere non può essere superata sulla base di una mera valutazione prognostica della non ripetibilità della condotta, dovendo il giudice motivare in concreto l'adeguatezza della sola misura più afflittiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - rel. Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 2455/2013 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 08/04/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GRAZIA LAPALORCIA;

sentite le conclusioni del PG Dott. D'((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. (OMISSIS).

RITENUTO IN FATTO

1. Il Tribunale del riesame di Napoli, con provvedimento in data 8-4-2013, confermava l'ordinanza applicativa della custodia…

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