Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 39362 del 24 ottobre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:39362PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale esigenza cautelare ai sensi dell'art. 274, comma 1, lett. c), c.p.p., deve essere valutato non solo in relazione alla prognosi di spontaneo adempimento degli obblighi e prescrizioni connessi alla misura cautelare, ma anche in considerazione dell'intensità dei rapporti dell'indagato con ambienti criminali, della sua spiccata capacità a delinquere e della gravità dei precedenti giudiziari e penali, anche specifici, desumibili dalle modalità e dalla reiterazione delle condotte criminose contestate. Tali elementi, ove ricorrenti, possono essere preclusivi all'applicazione di misure cautelari meno afflittive, anche in assenza di precedenti per evasione, in quanto sintomatici di una personalità propensa alla commissione di ulteriori reati, indipendentemente dall'attualità della condotta criminosa. La motivazione della scelta della misura cautelare deve pertanto considerare in modo concreto e logico tali circostanze, senza limitarsi a mere formule astratte, al fine di verificare l'adeguatezza della misura applicata a scongiurare il pericolo di reiterazione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLIVA Bruno - Presidente

Dott. MARTELLA ((omissis)) - Consigliere

Dott. AGRO' Antonio - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

PUBBLICO MINISTERO PRESSO TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;

nei confronti di:

1) CA. MA. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 27/04/2007 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARCANO DOMENICO;

lette/sentite le conclusioni del P.G. Dott. ((omissis)) di annullamento dell'ordinanza impugnata e rinvio per nuovo asame.

RITENUTO IN FATTO

che il ricorrente…

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