Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 6323 del 2007

ECLI:IT:TARNA:2007:6323SENT

Massima

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La riapprovazione di un progetto di un'opera pubblica, con conseguente riapertura dei termini per la conclusione della procedura espropriativa, deve essere sorretta da motivate circostanze oggettive, non imputabili all'inerzia o all'inefficienza dell'amministrazione, che giustifichino il ritardo nel compimento dell'opera o nella conclusione della procedura ablatoria. La mera esigenza di prorogare i termini, in assenza di tali ragioni sostanziali e oggettive, determina l'illegittimità della delibera di riapprovazione, con conseguente invalidità del successivo decreto di esproprio. L'amministrazione non può invocare la scadenza dei termini come unica motivazione per la riapprovazione del progetto, in quanto ciò comporterebbe un'inversione logica dei presupposti, in cui la proroga dei termini dovrebbe essere la conseguenza inevitabile di ragioni sostanziali e oggettive della riapprovazione, e non il suo presupposto. La giurisprudenza è costante nell'affermare che la legittimità della riapprovazione del progetto di un'opera pubblica, con conseguente riapertura dei termini per la conclusione della procedura espropriativa, è condizionata al ricorrere di motivate circostanze oggettive, non imputabili all'inerzia o all'inefficienza dell'amministrazione, che giustifichino il ritardo nel compimento dell'opera o nella conclusione della procedura ablatoria. Nel caso in esame, la delibera di riapprovazione del progetto, che ha consentito la riapertura dei termini della procedura espropriativa, è stata ritenuta illegittima per carenza di motivazione, in quanto l'unica ragione addotta è stata la mera esigenza di prorogare i termini, in assenza di qualsiasi riferimento a circostanze oggettive e non imputabili all'amministrazione che avessero determinato il ritardo. Tale illegittimità della delibera di riapprovazione si è ripercossa in via derivata sul successivo decreto di esproprio, rendendolo anch'esso illegittimo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
ANNO 2007
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Campania
- Sezione V^ -
composto dai Signori:
1) ((omissis))
2) ((omissis)) - Consigliere - relatore
3) ((omissis))
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
nel ricorso n. 6533/1988 Reg. Gen., proposto da Mi. Di. Me. rappresentato e difeso dagli avv.ti Lo. Br. Mo. e An. Ia., con domicilio eletto in Na., alla piazza Mu. (...), presso la Segreteria del T.A.R.
contro
il Comune di Is. in persona del sindaco p.t., non costituito;
per l'annullamento
"del decreto del Sindaco del Comune di Is. n. 180 del 22.3.1988, notificato in data 26.7.1988, con il quale è stata pronunciata l'espropriazione definitiva dell'immobile di sua proprietà; della delibera di G.M. n. 429 del 14.3.1987, di riapprovazione dei lavori per la realizzazione di parcheggi, impianti sportivi e spazio commerciale in Via Mo.; della delibera di G.M. n. 179 del 22.…

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