Cassazione penale Sez. V sentenza n. 51137 del 29 dicembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:51137PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice, nell'applicare le misure di sicurezza agli infermi di mente, deve valutare in concreto la necessità di tutelare la salute e la pericolosità sociale del soggetto, senza automatismi che impongano misure detentive quando una misura meno restrittiva, come la libertà vigilata, sia idonea a garantire adeguate cure e il contenimento della pericolosità. La Corte Costituzionale ha infatti dichiarato l'illegittimità costituzionale delle norme che prevedevano il ricovero in ospedale psichiatrico giudiziario come unica misura applicabile, in quanto in contrasto con il diritto alla salute e il principio di ragionevolezza. Pertanto, il giudice deve scegliere, tra le misure di sicurezza previste dalla legge, quella che meglio soddisfi le esigenze di cura e contenimento della pericolosità sociale dell'infermo di mente, senza essere vincolato a disporre automaticamente una misura detentiva. Inoltre, la misura del divieto di soggiorno ex art. 233 c.p. non è applicabile agli infermi di mente, in quanto tale norma è prevista per i soli condannati per specifici reati contro la personalità dello Stato o l'ordine pubblico, e non può essere estesa analogicamente ad altre fattispecie. Il principio di legalità impone al giudice di applicare soltanto le misure di sicurezza tassativamente previste dalla legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NAPPI Aniello - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 163/2015 TRIB. LIBERTA' di SALERNO, del 18/05/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GRAZIA MICCOLI;
Il Procuratore Generale della Corte di Cassazione, Dott. Eduardo SCARDACCIONE, ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 18 maggio 2015 il Tribunale di Salerno ha rigettato l'appello proposto nell'interesse di (OMISSIS) avverso l&#…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.