Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 629 del 2024

ECLI:IT:TARMI:2024:629SENT

Massima

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Il rilascio di un permesso di costruire in sanatoria deve riguardare l'intervento abusivo nella sua interezza, senza che sia ammissibile una parcellizzazione o frazionamento degli abusi ai fini della loro regolarizzazione. È pertanto illegittimo il provvedimento di sanatoria che autorizzi soltanto una porzione dell'opera abusiva, escludendone altre parti, ovvero che subordini il rilascio del titolo all'esecuzione di lavori di adeguamento finalizzati a rendere il manufatto conforme alla disciplina urbanistica vigente. La valutazione degli interventi oggetto di istanza di sanatoria ex art. 36 del D.P.R. n. 380/2001 deve essere complessiva e globale, non potendosi ammettere la considerazione atomistica dei singoli segmenti dell'abuso, in quanto ciò non consente di comprendere il nesso funzionale che li lega e l'effettiva portata dell'operazione. Inoltre, non è consentito il rilascio di un permesso di costruire in sanatoria subordinato alla realizzazione di opere che consentano di conformare il manufatto alla disciplina urbanistica, in quanto tale "sanatoria condizionata" contraddice sul piano logico la previsione di legge che richiede la "doppia conformità" dell'intervento, sia al momento della domanda che al momento della decisione. Pertanto, l'interessato è tenuto a scegliere tra l'integrale ripristino dello stato dei luoghi, mediante la demolizione e rimozione di tutte le opere accertate come abusive, ovvero la presentazione dell'istanza di accertamento di conformità riferita alla totalità dell'intervento abusivo.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/03/2024

N. 00629/2024 REG.PROV.COLL.

N. 02086/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2086 del 2021, proposto da
- ((omissis)), rappresentata e difesa dagli Avv.ti ((omissis)) e ((omissis)) ed elettivamente domiciliata in Milano, ((omissis)) n. 23, presso lo studio dell’Avv. ((omissis));

contro

- il Comune di Monza, in persona del Sindaco pro-tempore, rappresentato e difeso dagli Avv.ti ((omissis)) e ((omissis)) e domiciliato ai sensi dell’art. 25 cod. proc. amm.;

nei confronti

- ((omissis)), rappresentato e difeso dall’Avv. ((omissis)) e domiciliato ai sensi dell’art. 25 cod. proc. amm.;
- ((omissis)), non costituita in giudizio;

per l’annullamento

- …

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