Cassazione penale Sez. III sentenza n. 45315 del 11 novembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:45315PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini della conferma della custodia cautelare in carcere, può essere desunto dalle modalità di commissione del fatto, che rivelino una personalità criminale priva di autocontrollo e autodisciplina, tale da non consentire l'applicazione di misure meno afflittive. Ciò si verifica quando il reato, come nel caso di violenza sessuale di gruppo commessa in luogo pubblico con tentata rapina, evidenzi uno stile di vita espressivo di stabili vincoli delinquenziali e una straordinaria spregiudicatezza nell'accettare l'elevato rischio di essere arrestati. In tali ipotesi, il periodo di custodia cautelare già sofferto non è sufficiente per una prognosi favorevole circa l'applicazione di una misura meno afflittiva, in quanto la personalità del soggetto non risulta neutralizzata e permane il pericolo di reiterazione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. MARINI Luigi - Consigliere

Dott. ORILIA Lorenzo - Consigliere

Dott. GRAZIOSI Chiara - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 358/2013 TRIB. LIBERTA' di BOLOGNA, del 11/04/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALESSANDRO MARIA ANDRONIO;

sentite le conclusioni del PG Dott. MONTAGNA Alfredo per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. - Con ordinanza dell'11 aprile 2013, il Tribunale di Bologna ha confermato l'ordinanza del Corte d'appello di Bologna dell'11 marzo 2013, con la quale e&#x…

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