Cassazione penale Sez. V sentenza n. 23994 del 4 giugno 2015

ECLI:IT:CASS:2015:23994PEN

Massima

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Il reato di falso documentale si configura anche quando l'imputato abbia concorso con altri alla contraffazione di un documento, apponendovi la propria fotografia, senza che sia necessario dimostrare la prova della sua diretta condotta di falsificazione. Qualora il documento sia stato formato all'estero, il reato contestabile è quello di uso di atto falso, ai sensi dell'art. 489 c.p., e non quello di falso materiale, di cui all'art. 477 c.p., non rilevando la circostanza che il documento sia stato formato all'estero, atteso che l'elemento materiale del reato si realizza con l'utilizzo in Italia del documento contraffatto. La mancata contestazione della condotta di falsificazione da parte dell'imputato preclude la possibilità di far valere, in sede di legittimità, le conseguenze giuridiche derivanti dalla presunta formazione del documento all'estero.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. POSITANO Gabriele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 5789/2012 CORTE APPELLO di MILANO, del 24/09/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 04/03/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GABRIELE POSITANO;

Il Procuratore generale della Corte di Cassazione, Dr. Cedrangolo Oscar, conclude chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Il difensore di (OMISSIS) propone ricorso per cassazione contr…

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