Cassazione penale Sez. V sentenza n. 36915 del 11 ottobre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:36915PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti di auto può essere configurato anche nei confronti di un soggetto che, pur agendo per il proprio fine di profitto, contribuisca al mantenimento e alla realizzazione degli scopi dell'associazione, come nel caso di chi si occupi, in previo accordo con gli altri componenti del gruppo delinquenziale, della vendita delle parti di auto rubate, in quanto tale condotta risulta significativamente funzionale alla realizzazione del programma criminoso comune, finalizzato ai furti di autoveicoli e alla loro successiva vendita illecita. Ai fini della configurabilità del reato associativo, non è necessario che il vincolo si instauri nella prospettiva di una permanenza a tempo indeterminato e per fini di esclusivo vantaggio dell'organizzazione stessa, ben potendo assumere rilievo forme di partecipazione destinate "ab origine" ad una durata limitata nel tempo e caratterizzate da una finalità che, oltre a comprendere l'obiettivo vantaggio del sodalizio criminoso in relazione agli scopi propri di quest'ultimo, comprenda anche il perseguimento, da parte del singolo, di vantaggi ulteriori, suoi personali, di qualsiasi natura, rispetto ai quali il vincolo associativo può assumere anche, nell'ottica del soggetto, una funzione meramente strumentale, senza per questo perdere nulla della rilevanza penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - rel. Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. BELMONTE Maria Teresa - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 29/06/2020 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere DE GREGORIO EDUARDO;
Il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore SENATORE VINCENZO ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
Il difensore (Ndr: testo originale non comprensibile).
RITENUTO IN FATTO
Con la sentenza impugnata la Corte di Appello di Mila…

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