Cassazione penale Sez. II sentenza n. 43603 del 14 ottobre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:43603PEN

Massima

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Il concorso morale nel reato di rapina tentata aggravata si configura quando l'imputato, pur non essendo l'autore materiale del fatto, abbia consapevolmente agevolato la commissione del reato, ad esempio accompagnando il coautore sul luogo del delitto e ponendosi in una posizione tale da consentirne la fuga. Tali elementi indiziari, valutati nel loro complesso, possono integrare la prova della consapevolezza e volontarietà del contributo dell'imputato, senza che sia necessaria una sua partecipazione diretta all'azione delittuosa. Inoltre, il riconoscimento della recidiva non richiede una specifica motivazione ulteriore rispetto all'accertamento della sussistenza dei relativi presupposti normativi, essendo sufficiente l'indicazione dei precedenti penali dell'imputato e della loro idoneità a denotare una persistente tendenza a delinquere. Tuttavia, qualora il giudice di merito riconosca circostanze attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti contestate, la pena base deve essere determinata con riferimento all'ipotesi base del reato, senza tenere conto delle circostanze aggravanti neutralizzate. Infine, il giudice di appello è tenuto a esaminare e motivare espressamente le richieste di applicazione di circostanze attenuanti formulate dall'imputato, senza poter pretermettere tale valutazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. FUMU Giacomo - rel. Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 09/11/2015 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 14/09/2016, la relazione svolta dal Consigliere FUMU GIACOMO;
Udito il Procuratore Generale in persona del s.p.g. Dott. CARDIA Delia che ha concluso per il rigetto del ricorso.
Udito il difensore Avv. (OMISSIS).
FATTO E DIRITTO
1. (OMISSIS) impugna la sentenza della Corte di appello di Milano che ha confermat…

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