Il rilascio di un'autorizzazione all'estrazione di materiale in una cava attiva e autorizzata, ai sensi dell'art. 25, comma 14, delle Norme di Attuazione del Piano Regionale delle Attività Estrattive (PRAE), è legittimo anche in assenza dell'attivazione del comparto estrattivo di riferimento e della costituzione del relativo consorzio, non essendo tali adempimenti previsti come condizioni necessarie per il completamento del progetto di coltivazione. L'autorizzazione può essere rilasciata sulla base dei pareri già acquisiti in precedenti procedimenti, senza la necessità di rinnovare l'intero iter istruttorio, purché si tratti dello stesso progetto e della medesima normativa applicabile. La procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) non è obbligatoria per le cave con volumetria estrattiva inferiore a 500.000 mc/anno e superficie interessata inferiore a 20 ettari, come nel caso di specie. Inoltre, il rilascio dell'autorizzazione non è precluso dalla pendenza di provvedimenti sanzionatori di sospensione o apposizione di sigilli, essendo la fattispecie incidente sull'efficacia e validità del titolo estrattivo limitata all'irrogazione della sanzione amministrativa prevista dall'art. 28, comma 1, della L.R. n. 54/1985.