Cassazione penale Sez. III sentenza n. 30278 del 10 luglio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:30278PEN

Massima

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Il giudice può legittimamente subordinare la concessione della sospensione condizionale della pena per reati edilizi o ambientali all'eliminazione delle conseguenze dannose del reato mediante la demolizione dell'opera abusiva, in quanto tale potere discrezionale trova fondamento nell'articolo 165 del codice penale. Tuttavia, l'esercizio di tale facoltà deve essere adeguatamente motivato dal giudice, con riferimento alle specifiche circostanze del caso concreto e alla finalità di accertare l'effettivo ravvedimento del reo attraverso l'adempimento di un obbligo funzionale al ripristino del bene offeso. La mera esigenza di rafforzare in astratto la tutela dell'ambiente, senza un nesso logico con la prognosi di astensione dalla commissione di nuovi reati, non costituisce motivazione sufficiente per subordinare la sospensione condizionale della pena alla rimessione in pristino dello stato dei luoghi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SQUASSONI Claudia - Presidente

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

Dott. DI NICOLA Vito - Consigliere

Dott. GRAZIOSI Chiara - Consigliere

Dott. ANDREAZZA Gastone - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), n. a (OMISSIS);

(OMISSIS), n. a (OMISSIS);

avverso la sentenza della Corte d'Appello di Firenze in data 11/04/2013;

visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));

udite le conclusioni del Pubblico Ministero che ha concluso per l'annullamento con rinvio limitatamente alla confisca;

udite le conclusioni del Difensore, Avv. (OMISSIS), che si e' riportato ai motivi…

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